Per molti un semplice Bari-Catanzaro, per pochi una partita davvero importante, per Kyle la miglior partita della sua vita. Ebbene sì ma non tanto per il rocambolesco risultato finale di 2-2, quanto per la bellezza dell’Astronave di Renzo Piano, per l’esperienza inedita in sé e, soprattutto, per il calore unico dei tifosi biancorossi. L’incredibile storia del 38enne canadese Kyle, originario di Vancouver, ci è stata raccontata da Giovanni Tisci, tifosissimo dell’SSC Bari e, proprio dal diretto interessato, felice di poter condividere la sua avventura.
Chi è Kyle
Il 38enne canadese non era in Puglia per caso e, non di certo, per vedere Bari-Catanzaro. “Sono stato in Italia per 2 settimane e sono arrivato a Bari perché il mio migliore amico si sarebbe sposato appena fuori Fasano. Dopo il matrimonio, ho viaggiato esplorando la zona e ho soggiornato in alcune città diverse” – ci racconta. Kyle abita a Vancouver e lì è il manager di un’azienda canadese; nel tempo libero adora viaggiare e seguire diversi sport. “Mi son goduto i giorni che avevo a disposizione viaggiando per la Puglia da solo e incontrando nuovi amici lungo la strada“, ci dice Kyle pronto alla storia più divertente ed emozionante del viaggio pugliese.
Da Vancouver in Curva Nord al San Nicola
Kyle: “Il mio ultimo giorno il volo non partiva prima delle 22:00 e non ero sicuro di come avrei trascorso la giornata a Bari prima di lasciare la città. Poi ho sentito parlare di una partita di calcio e, poiché sono un grande appassionato di sport, ho dovuto provare a dare un’occhiata. Allora ho preso l’autobus per lo stadio sperando si potessero comprare i biglietti al botteghino in contanti. Così non è stato, biglietteria chiusa e sono rimasto bloccato fuori dallo stadio senza modo di entrare. Ho chiesto aiuto a un paio di tifosi locali e se non fosse stato per Giovanni e i suoi amici avrei preso l’autobus per tornare alla stazione di Bari Centrale. Mi hanno aiutato a ottenere un biglietto e mi hanno incitato a stare con loro“.
Giovanni: “Ero in procinto di entrare, a due passi dal tornello della porta 10 del San Nicola, quando un ragazzo con la maglia del Canada, ben mimetizzata con le tante divise e t-shirt biancorosse, un po’ spaesato ha fermato me e i miei amici e ci ha chiesto se parlassimo inglese – racconta Giovanni dalla sua –. Al mio ‘Yes’ abbastanza convinto, mi ha pregato di aiutarlo a fare il biglietto. Dramma: biglietteria chiusa e connessione dei nostri telefoni assente, come accade spesso allo stadio. Dopo ben 30 minuti, avanti e indietro per sperare in quella tacca che avrebbe permesso il caricamento del pagamento del biglietto online, siamo riusciti nell’impresa e insieme siamo entrati carichi dell’euforia di Kyle, emozionato e super riconoscente per esser riusciti ad esaudire il suo desiderio“.
Kyle: “Lo stadio era enorme. Sono rimasto scioccato perché non avevo idea che a Bari avessero uno stadio così grande. I fan erano fantastici! Cantare, gridare, fare il tifo è stata un’esperienza sportiva che semplicemente non abbiamo in Canada. La partita è stata super divertente, ma il pubblico e lo stadio sono stati la parte migliore dell’intera esperienza. Ho anche costruito alcuni ricordi e amicizie che porterò con me per tutta la vita!“, conclude felice il canadese che non dimenticherà mai la sua giornata al San Nicola.
L'articolo Bari, dal Canada in Curva Nord al San Nicola: l’incredibile storia di Kyle sembra essere il primo su Bari - Il Quotidiano Italiano.
